Daniele Maggioli e Antonio Ramberti, ovvero il Duo Bucolico. Una lunga storia dietro le spalle costruita a forza di concerti, partecipazioni a festival di qualsiasi natura, spettacoli teatrali e sei dischi inseriti tra le pagine del loro ricco curriculum vitae. I due ragazzacci non si fermano mai e proprio per questa ragione dovremmo ringraziarli, almeno fino a quando riusciranno a regalarci beati squarci di leggerezza.
Sei dischi, si diceva poco sopra. L’ultimo della serie è “Cosmicomio”, con tanto di copertina curata da Lorenzo Kruger dei Nobraino e partecipazione di Camillas, Supermarket e Vincenzo Vasi, polistrumentista già visto a fianco di Mike Patton, Vinicio Capossela e Roy Paci. Un parterre di tutto rispetto per un lavoro che ribadisce lo spirito cazzaro del duo, dispensatore di storie e personaggi strambi, protagonisti di avventure piuttosto improbabili. C’è chi fa cilecca con una extraterrestre iperdotata (sette tette e sette…), chi vuole rilassarsi giocando una partita di ping pong interstellare (un omaggio a Plastic Bertrand?) e chi deve vedersela con Manola, robot marchigiano habitué della spiaggia di Numana. Non mancano ironiche invettive contro la nostra classe politica, richiami alla poetica del fanciullino (“L’impero dei bambini” evoca un mondo governato dai minori), c’è spazio anche per una anti-cover di “Give peace a change”, must della Plastic Ono Band (sì, va beh, John Lennon…), trasfigurata in una esplicita “L’odio cosmico”.
Il surrrealismo del Duo Bucolico finisce per intrecciarsi con suoni per lo più intrisi di un piacevole e per nulla scontato synth-pop, le eccezioni sono rappresentate dalla acustica (e già menzionata) “L’odio cosmico” e dalla caraibica “Senza te sto”. Ne esce fuori un disco piacevole, intriso di ironia intelligente, adatto a chi volesse trascorrere poco più di mezz’ora senza starsi a complicare troppo la vita.
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