Cantautore rock ma anche un po’ rap, con verve e fiumi di versi
Cantautore rock ma anche un po’ rap. Di certo, le parole non mancano a Le larve e sono schegge veloci. “Il primo natale prima della fine del mondo” apre il disco con raffiche di versi venati d’ironia, tra chitarre incalzanti e folate elettroniche. Con rime e assonanze, la strofa di “Fantasmi” è praticamente un rap, un fiume di parole abbastanza arrabbiate che sfocia in un ritornello orecchiabile d’amore disilluso. “Tomaszeck” ed “Essere” sono frecce rapide e mirate, “È vero” è una canzone d’amore, “Quello che sono” è una ballata acustica in duetto con Chiara Dello Iacovo e “Tea delle 5” è una ballad su una relazione passata. In “La fossa delle speranze” c’è anche del reggae: “Vivo in un mondo in cui niente è sicuro, ma quale futuro”, dice il ritornello.
“Non sono d’accordo” è un album d’esordio già maturo. Testi intelligenti senza banalità, buona produzione, voce roca interessante, verve. C’è un approccio simile a quello del miglior autentico hip hop rispetto ad alcuni temi sociali e generazionali, toccati con spessore, tra bisogno di protezione, crescita e corposi arrangiamenti rock. Il lavoro, sicuramente sentito, ha molte cose da dire: forse c’è solo bisogno di fare sintesi, scegliere il meglio e puntare sull’orecchiabilità oppure si tratta semplicemente di “dare il giusto peso alle parole”, come dice “Trova un posto migliore”. Continuare così.
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La recensione Non sono d'accordo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-05-24 00:00:00
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