Sleepwalker's station...as the tides are turning again2016 - Cantautoriale, Folk, Acustico

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Canzoni avvolgenti e raffinate, che portano con sé i ricordi di viaggi in paesi lontani

Chi sta dietro ad un progetto come questo non vuole fare altro che vivere serenamente facendo musica, non importa dove si trovi. Per la precisione al momento si è fermato a Berlino, ma ha vissuto tante vite e in altrettanti luoghi come un nomade alla costante ricerca del suono, qualunque esso sia. Per questo ha realizzato qualcosa in cui indie folk, musica acustica ed etnica si incontrano delicatamente come i ricordi dei viaggi che portano con loro.

Canzone dopo canzone le corde della chitarra vengono sfiorate in modo gentile, così come armonica, violini e percussioni, che sembrano essere delicatamente assecondati. Neanche a dirlo, le voci sussurrate contribuiscono a riportare verso le atmosfere nordeuropee di Kings of Convenience e Damien Rice. Come quando avvicinate una conchiglia al vostro orecchio, potrete ascoltare il rumore delle onde in chiusura di "About the tides", ballata dolce e rassicurante come il moto del mare. "Challenging philosophy" invece è un ringraziamento non celato alla scrittura e allo stile canoro di Bob Dylan.

Questo disco non fa nulla per distinguersi da quelli che lo hanno preceduto ma nello stesso tempo ci riesce: è un album avvolgente e raffinato, da ascoltare poco a poco per sorprendersi lentamente, un lavoro da tenere in mente per scaldare il prossimo inverno.

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La recensione ...as the tides are turning again di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-06-09 00:00:00

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