Esordio da solista per il leader dei Carpacho! Un ep pop melodico e frizzante, da ascoltare all’infinito
Le linee di ritardo sono un elemento fondamentale per la progettazione e l’elaborazione dei suoni, nelle canzoni spesso li chiamiamo semplicemente delay, riverberi, echi. Giocare con questi effetti, sovrapporli, mescolarli per bene e creare belle canzoni non è un mestiere facile. Marco Catani, già leader dei Carpacho!, lo sa bene e nel suo primo ep da solista ci da una bella dimostrazione di tecnica e sensibilità musicale condensatie in soli quattro brani. "Le Linee di ritardo" è, per l’appunto, un ep ricchissimo di effetti e delay, sovrapposizioni che creano tappeti sonori che a loro volta sostengono melodie pop briose e leggere. Lo stesso tipo di approccio e influenze che troviamo in altri artisti come Artemoltobuffa, Amor Fou e Numero 6.
L’esperienza con i Carpacho! si fa sentire e Marco Catani porta nei propri brani la capacità di parlare di tematiche importanti, profonde, intime, circondandole da melodie accattivanti, condite da un’elettronica frizzante che sottolinea ed enfatizza il ritmo. "Canzone#1" è il pezzo forte, un brano dai mille ascolti, dove ironie e synth danzano in perfetto equilibrio. Dicembre e il racconto delicato e dai toni quasi fiabeschi di lotte, delusioni, storie personali di disagi contemporanei, mentre Tu ci offre un ritratto di donna , di una relazione, di un amore. Dal sapore dolciastro, la chiusura è affidata a "L’ultima Pietra", che ci lascia con un finale strumentale in un crescendo di suoni e intrecci.
"Le linee di ritardo" è un lavoro che combina insieme contenuti di spessore, melodie ed elettronica con varietà e cura degli arrangiamenti. Ogni pezzo ha la sua peculiarità, la propria singolare ricetta che amalgamando, diluendo e sovrapponendo i suoni ne fa un prodotto interessante e originale.
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La recensione Le linee di ritardo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-06-07 00:00:00
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