La speranza è che al prossimo giro prendano una direzione più congrua, così da solcare a pieno la memoria dell’ascoltatore già al primo ascolto.
Quando i Garage Orchestra hanno deciso di uscire con un secondo ep è come se avessero deciso di farlo anche fisicamente. Scendendo nelle piazze della loro città hanno trovato amici con cui condividere un pezzo di strada, ed in questo caso anche dei brani: il cantautore Jack Jaselli, Ariele Frizzante ed Andrea Rock hanno collaborato all’uscita di questo album in qualità di ospiti. L’ep, che risulta conciso e diretto, è un cammino che senza troppa soluzione di continuità si addentra negli angoli più nascosti di una piccola cittadina. Gli evidenti riferimenti al mondo dell’alternative rock, con sfumature che vanno dal pop-rock al pop-punk, si palesano lungo la strada: in alcuni tratti dell’ep la voce del cantante assume intonazioni e timbro vocale che rimandano a Billy Joe Armstrong dei Green Day, poggiate su linee di batteria e chitarre alternate tra acustiche ed elettriche. In chiusura del percorso intrapreso ci troviamo difronte ad una medley, ovvero l’adattamento di una canzone, in questo caso la versione acustica di un brano dei Rancid, una rivisitazione che non lascia spazio ad incongruenze e si adatta camaleonticamente al resto dell’album.
Ciò di cui si sente la mancanza però, è quel pizzico di continuità nella scelta dei suoni, quel che basti per convincere a pieno già dal primo ascolto. La speranza è che al prossimo giro prendano una direzione più congrua, così da solcare a pieno la memoria dell’ascoltatore già al primo impatto.
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La recensione Plaza di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-06-11 00:00:00
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