Rosso, come da titolo, è il colore della passione, dell'amore, della terra e dei tramonti ma anche il colore del sangue. L'album è “un inno alla forza di questo colore che è nella terra, nei cuori, nel sangue ma anche nelle guerre e nelle devastazioni che purtroppo ancora rendono questo mondo fragile, prigioniero di prevaricazioni e violenza. Cuori lacerati ma soprattutto cuori pulsanti e danzanti inna dubwise style”.
Questo è "Red" per Michela Grena e i Wicked Dub Division: un concept album che ruota intorno ai temi della vita e della morte legati da una sottile linea rossa. Ci parla di tutte le persone perse nelle guerre ma anche di tutte quelle che hanno la forza e la tenacia di scappare e ribellarsi per una vita migliore.
Il disco contiene dieci tracce che fluttuano tra roots, dubwise e Uk stepper ma con una marcia in più: in questo lavoro, come nel precedente, il gruppo ha cercato di riportare questi generi, prettamente digitali, ad una dimensione acustica.
Il primo pezzo si apre con la sola voce di Michela Grena su un sottofondo molto evocativo. La cantante punta il dito sugli ascoltatori, dicendoci “rispettate ogni cuore pulsante, la purezza può vincere” e poi, quando il brano si riempie, con i restanti strumenti “Show me your weapon, my weapon is love“ . Questa è “Beating Love”, canzone sul pacifismo e sull'importanza dell'istruzione. La seconda traccia è “Red”, title track, che vede apparire ospite Jules I dei Mellow Mood. Il concetto è semplice: rosso è il colore del sangue e il colore del cuore, qualunque sia il colore della pelle, ciò che scorre dentro è uguale per tutti. Il ritmo della canzone è incalzante e travolgente, una delle più belle insieme a “Roots and Wings”, strumentale in cui molto forte si sente l'apporto dei fiati della North East Ska Jazz Orchestra. Un brano sul quale non si riesce a stare fermi.
A metà disco troviamo una suite “Past Present and Future” e il suo remix jungle: “In the Jungle remix”. “Croatian Sunset” porta una ventata balcanica al ritmo dell'intero album. Un brano dedicato alla Croazia, un paese che solo vent'anni fa era nel pieno di una guerra sanguinosa. Il disco si chiude con una versione strumentale di “Beating Heart” rivista in chiave Uk stepper. Un finale aperto che lascia tutti in trance nell'attesa di un prossimo disco.
"Red" è un album molto bello che fa venir voglia di vedere come “va avanti”. Si fa ascoltare con una facilità estrema, si fa ballare e polleggiare con una facilità estrema grazie al ritmo incalzante dei pezzi. Ma, allo stesso tempo, ti travolge con temi per nulla leggeri, ogni parola è pesata e ogni concetto vuole sensibilizzare il pubblico su quello che ci sta succedendo intorno. Qualsiasi cosa stiate facendo o pensando questo disco e le sue parole riusciranno ad insinuarsi nella vostra testa.
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