Fra ska e garage, un lavoro poco originale e acerbo, ma che in fondo mostra personalità
“Avrò fin troppo tempo per rimanere distante da te quando saremo morti” è un album di qualche anno fa, ma potrebbe anche essere di cinque anni prima o dell’altro ieri. Probabilmente poco sarebbe cambiato nello ska-rock del Carnera Fm, che porta avanti una tradizione coriacea e dura a morire o mutare. Il quintetto si muove fra ritmi in levare (“Gesù ha un kalashnikov in mano”, “Le piante non tradiscono”) e un rock fra il garage e il post-punk (“Quelli come noi non sanno vivere”), alle volte provando a mettere le due cose insieme in maniera interessante (“Voglio averti anche domani”). In generale il lavoro non brilla per originalità: la ripresa di certi stilemi è quasi pedissequa, sia dal punto di vista ritmico e musicale che da quello dei testi, perlopiù incentrati su di un rapporto conflittuale con la società e le relazioni umane che si esprime attraverso una rabbia genuina e immagini surreali (Gesù con un mitra, la fedeltà delle piante), ma tutto sommato in maniera abbastanza banale. Nonostante ciò, in realtà “Avrò fin troppo tempo..." non è un album sgradevole; i Carnera, al netto di immaturità e difetti, hanno personalità: il mood malinconico di cui sono intrisi anche i brani più ska sono un segno distintivo, che emerge soprattutto dalla voce di Gianmaria Vicenzoni, plausibile compagna sgraziata di ascolti riflessivi e un po’ mesti. Pare che i Carnera non siano più in attività, quindi serve a poco dire che il loro songwriting avrebbe bisogno di maturare e di liberarsi di certi retaggi troppo espliciti; piuttosto si può dire che, se vi capita, vale la pena di dare una chance a queste dieci canzoni dal passato.
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La recensione Avrò fin troppo tempo per rimanere distante da te quando saremo morti di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-07-21 00:00:00
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