Said Said 2003 - Rock, Punk

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Niente di inglese, sembra, nel nome di questa band. Said è, a quanto traspare dalle note del demo, "…l'extracomunitario svizzero che, all'ostello di Berna, voleva venderci sigarette Camel di contrabbando mentre, ubriaco, ripeteva Actually they do… actually they do…".

Quindi, se aggiungiamo spezzoni di finti referendum a fianco di Pannella, battute sulla contraccezione orale mutuate da Woody Allen, e titoli come "Destination Masturbation", l'immagine dei 4 simpaticoni si comincia a delineare.

Il punk melodico del disco è ben fatto e, per quanto riguarda le prime tracce, ben registrato, le canzoni suonano proprio bene, spesso richiamando alla mente altri brani (e questo, che di solito è un male, invece qua potrebbe anche passare…). Si fa notare in particolare "Emo Race", a mio parere l'episodio più riuscito, o "Actually they do…", con chiare reminiscenze di 883 (non scherzo!). Quello che posso suggerire è di mantenersi con ancor più decisione lontani dalle soluzioni più convenzionali e ritrite del genere, e di insistere con l'Italiano, dato che non ci sono vere ragioni per una giovane band punk nostrana di cantare in Inglese.

Insomma le prime tracce sono quelle da seguire, le potenzialità ci sono, ora tocca alla band dimostrare di che pasta sono fatti.

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La recensione Said di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-10-04 00:00:00

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