Un piacevole pop d'autore quello di Giuseppe Di Gennaro, che con brani come “Tutto quella notte”, una storia di botte, donne dalle belle gambe e poliziotti, apre bene il disco, arricchito da strumenti come violini, violoncello e ukulele. Se “Giulio” è un breve brano più movimentato, “Immaginifico” è una ballata d'amore mentre “Tempi moderni” è un bel pezzo rock sui difetti dei media contemporanei, con tanto di assolo di chitarra elettrica. “Foto ricordo” è una ballata ispirata con il pianoforte e la tromba protagonisti, seguita dalla canzone-sorella “Canzone sospesa”. È carina l'idea de “Il pulitore allegro”, l'umile lavoratore con una musa a cui pensare mentre fatica. “#MadrePerla” chiude il disco con tanta dolcezza.
Il risultato complessivo è orecchiabile e gradevole all'ascolto. Nel futuro si potrà lavorare per evitare i cali di tensione nei testi e per migliorare alcuni aspetti del canto e della produzione. Non resta che aspettare i prossimi progetti, sempre più maturi, sempre più "specializzati" nel trattare temi come i sentimenti senza banalità.
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