Marco Carena Frittomix 2004 - Demenziale

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Non ha l’irriverenza degli Skiantos, ne la genilaità sonora di Elio & le Storie Tese. Magari si avvicina di più a quel cabaret demenziale di gente tipo Stefano Nosei o il primo Enzo Jacchetti, eppure Marco Carena è in giro da 20 anni.

Negli anni ’80 era la voce delle Vecchie Pellacce e alla fine di quel decennio approdò al “Maurizio Costanzo Show” e vinse il Festival di Sanscemo. La notorietà televisiva e una manciata di canzoncine davvero divertenti - tra l’altro presenti in questo “Frittomix” nella sezione ‘Contorno e dessert’, anche se manca “Serenata”, la canzone con cui addirittura partecipò a San Remo nel 92) - me lo fecero conoscere. Insomma, un frullato di rock, pop, demenzialità, doppi sensi e molta molta sfiga che ben si addice ad un personaggio come lui così tristemente divertente (ricordo ancora un ‘epico’ concerto a Treviglio nel ’92).

Ma insomma…? Chi può acquistare un cd di Marco Carena? Di certo chi ama Gigigno del ‘Colorado Café’, chi si sente sfigato e ama il lunedì (il pezzo “La domenica è da sturbo”, ad esempio, é perfetta). Per il resto troverete una serie di amabili prese in giro dei luoghi comuni: il cinico de “L’abitudine”, il modaiolo di “Tatuaggio”, i tristi figuri pelati di “Uomini con il riporto”. Tutto questo nella sezione primo e seondo. In tutto 8 brani nuovi. Una versione remix (e tamarra!) di “Arbre magique” apre invece la sezione ‘greatest hits’, composta da “Io ti amo” e “Questione di sfiga” (quelle del periodo del Costanzo Show) e “Il blues delle mutande lunghe” che - permettetemi una nota personale - suonavamo nel mio gruppetto dieci anni fa.

Il tutto a 12 euro e 60... si può fare, no?

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La recensione Frittomix di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-10-06 00:00:00

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