Acid Brew Acid Brew 2016 - Rock'n'roll, Rock, Blues

Acid Brew precedente precedente

Una buona condotta nella scuola del blues, con buona pace di chi riterrà questo disco un mero esercizio di stile.

Cinque musicisti di Bergamo hanno fatto un disco blues. Si chiamano Acid Brew e anche il loro primo disco si chiama così, che noia verrebbe da dire. E invece questo è un album ben congegnato, con idee melodiche e buona qualità di produzione, anche se classicissimo nei suoni e nello stile, si mette in luce per pulizia della registrazione e capacità interpretative di un genere che è facile da rendere monotono.

Ispirati dalla scena rock-blues americana degli anni '90, gli Acid Brew spaziano tra riffettoni cadenzati e caldo funk, mantenendo un tiro e un groove sempre belli presenti e arredando i pezzi con sortite di organo e fiati, una formula semplice ma di buon impatto su chi ascolta. "Riff one", primo brano in scaletta, con il sapido gioco di parole del titolo, mostra l'attitudine al "lento ma potente" dei ripetitivi giri melodici che caratterizzano l'intero lavoro, anche se il vero "riffone" rimane quello iniziale.

Standard nelle composizioni, "Acid Brew" si inchina al cospetto di Hazy Malaze o Marc Ford, al loro modo di fare rock morbido e funkeggiante, le linee di tastiere si insinuano tra quelle di chitarra in "Hard times" come in "Together", brano più american pop del disco, in cui il cantato corale e il "na na na" del ritornello accompagnano un ruffiano clapping aggregatore. Non mancano nemmeno i momenti di tradizione più folk come "Yellow moon", fatta di sola chitarra acustica e momenti desertici con fischiettio libero, attimi di pace e serentià dell'anima, sembra di stare seduti sull'erba di fianco ad un corso d'acqua al crepuscolo.

La conclusione dell'album è in grande stile, con sassofono e hammond a riempire alternativamente le pause dei testi, "Along the riverside" e "Bigger than me" rappresentano la summa di tutto ciò di cui gli Acid Brew sono capaci, ovvero una buona condotta nella scuola del buon vecchio blues, con buona pace di chi riterrà questo disco un mero esercizio di stile.

---
La recensione Acid Brew di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-08-01 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia