Da quando Francesco Renga ha abbandonato i Timoria pare che il buon Omar Pedrini si sia dedicato alla carriera di talent scout e produttore artistico... stavolta è andato a scovare il trio degli Mwb a Forlì divertendosi con loro a suonare e incidere un bel Cd di esordio.
Per chi, come me, conosce a fondo la discografa dei Timoria non è stato difficile individuare, fin dalle prime note, la mano di Omar nelle sonorità dell'album, infatti gia nel primo brano Il mio libro bianco Omar accompagna la voce di Andrea Comandini con i suoi coretti leggermente stonati.
Si prosegue con le sfumature noise-melodiche della splendida Prova a rubare i miei sogni, intensa e distorta con un testo molto poetico, come d'altronde un po' tutte le liriche dell'album.
Passando nel crescendo rock e noise di ...Ma non ci sei e attraverso la malinconica L'aria che respiri si arriva alla entusiasmante RPZ in cui Omar oltre a raddoppiare spesso la voce di Andrea da un tocco di classe al brano accompagnando le chitarre distorte con una chitarra acustica.... grande!
Mantenendo un senso di sofferenza e malinconia di fondo, l'album si evolve in passaggi diversi tra chitarre fuori tono e cori, tra slow noise e melodia, dando vita a momenti di elevata bellezza come la lenta e sentimentale Lei va avanti o come La dama in nero dai lineamenti grunge.
Un ottimo album d'esordio per gli MWB, con spunti di grande classe, anche se affiora una certa immaturità attenuata dalla presenza di Omar Pedrini.
Se vi piacciono i lavori solisti di Omar, oppure amate gli Scisma e i C.O.D. forse dovreste fare un pensiero a Zobia Blu.
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La recensione Zobia Blue di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-03-17 00:00:00
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