Un ep che mostra una certa maturità, con l'auspicio che possano svilupparsi idee ancora più interessanti nei lavori futuri
L’ep "Roll the Shadows" dei Madyon, viene presentato da una serie di brani dalla forte impronta pop rock radiofonica in formato ballad. “Alive” non ne è che un buon biglietto da visita del lavoro della band cuneese, dotato da un gradevole inciso nella sua apertura armonica; così come per la stessa traccia omonima dell’ep, che ne segue il medesimo andamento del brano proposto.
“The Biggest Lie” varia leggermente sul tema con un’espressività più profonda e malinconica, impreziosita dai sussulti della chitarra solista che accompagna il pezzo. Sul gusto della canzone pop rock anni ’90 si concentrano le forze del gruppo con “Invisible”, attraversando uno stile britannico per la sua melodia con quello degli arrangiamenti delle produzioni sanremesi, alternando costantemente l’emotività del pezzo con i rassicuranti fraseggi a sei corde. “Cookies” invece è probabilmente il loro pezzo migliore. Chitarra e voce vengono fuori in una naturalezza più asciutta e sincera rispetto ai brani precedenti, senza scalfirne la qualità compositiva del ritornello. L’ep scorre dall’inizio alla fine senza alcuna sbavatura, con una pacata linearità che non rischia mai di essere noiosa. Le canzoni sono ben definite e la struttura dei brani seppur non sia così originale, accompagna un approccio piuttosto maturo e consapevole, con l’auspicio che possano svilupparsi idee ancora più interessanti in lavori futuri.
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La recensione Roll The Shadows EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-06-29 00:00:00
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