“Orione” è un ep dalle buone potenzialità, tra pop, acustica ed elettronica, senza dimenticare le origini jazz
“Orione” è l’ultimo lavoro di Giovanna Dazzi, un ep composto da tre brani, l’omonima “Orione” (che è anche il singolo), “Fidarsi è meglio” e “Foto clandestine”, tracce che disegnano una linea curva e cangiante, così come cambiano i generi, gli stili e le attitudini.
Alla base di “Orione” sta la contemplazione delle stelle, un momento d’intimità, riflessione interiore, sogno e poesia. Ma quando “la ricerca di Orione si fa in mondovisione”, le cose non possono funzionare, perché quel momento diventa di pubblico dominio e perde la sua poesia. Resta comunque la voglia di perdersi nei cieli d’estate, lontani dallo smog delle città, e percorrere con lo sguardo le linee formate dalle stelle, riconoscendo costellazioni e punti luminosi, senza farsi ingannare dalle luci dei lampioni che imitano l’essenza delle stelle. Ad un’atmosfera sognante ed eterea si affiancano suoni perlopiù acustici e lenti, che lasciano galleggiare nell’immensità del cielo.
“Fidarsi è meglio” e “Foto clandestine” fanno un uso più diffuso dell’elettronica, che diventa elemento portante di due brani interessanti dal punto di vista lirico e musicale, perché, su fondamenta elettroniche, si costruiscono melodie pop e orecchiabili. “Fidarsi è meglio” è “l’esatto contrario del noto proverbio”, ché la fiducia per vivere bene è importante; “Foto clandestine” è la capacità di “fotografare la sostanza” al di là della forma esteriore e delle imperfezioni.
Insomma, “Orione” è un ep dalle buone potenzialità. A variazioni di genere e di stile si affiancano liriche dalle tematiche impegnate, espresse attraverso metafore originali e interessanti. È un buon lavoro, che non nasconde le origini jazz di Giovanna Dazzi, ma le supera e le completa. Per una valutazione completa, comunque, bisogna aspettare un disco intero.
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La recensione Orione - EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-09-05 00:00:00
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