Jimi Likes Kore, JLK appunto, ecco la scelta dopo innumerevoli cambi di nome e formazione per questo gruppo bolognese, che prima andava sotto nomi come Coito Clericale o Smoking Breast. E “Distorted Reality” rappresenta il loro debutto, che si muove nello spettro compreso tra l’HC trash e l’emo-punk, passando tranquillamente per il punk melodico anni ’90. Ciò che più lo caratterizza, oltre a questa duttilità stilistica, sono i continui cambi di tempo, la voce, che senza batter ciglio passa dalle sponde più melodiche, come nella ghost track acustica “Be upstairs”, alle parti screamo, il “cantato” in growl che punteggia i brani più intensi e la pulizia tecnica con cui ogni cosa è eseguita e par funzionare perfettamente.
Ed è proprio in virtù di tutte queste doti che l’ascoltatore, preparato ad una scarica di HC melodico con tinte emozionali e radici californiane dalla opener “K.P.D.”, si trova spiazzato nel giro di poche tracce. Già in “Metal head”, che pur inizia nella maniera più melodica possibile, si ha un’improvvisa sterzata sul metal e sul growl che continua nella terza, che addirittura ricorda i Metallica nell’attacco della voce, per poi ritornare, senza alcun preavviso, al punk (con un colpo di coda crossover), ed il tutto in maniera assolutamente fluida e naturale. Alcuni storceranno il naso per queste libertà che sembrano portare il disco ora in una direzione ora nell’altra, ma non c’è dubbio che in realtà questa sia una dote invidiabile, soprattutto in un genere intrinsecamente stringente dal punto di vista stilistico come l’HC. La batteria, molto ben suonata, sembra guidare i brani in modo magistrale, come in “But now”, e certo le doti compositive non mancano al quintetto. Se proprio si vuole trovar un neo, questo è rintracciabile nei testi, che a volte insistono troppo su luoghi comuni oramai visti e rivisti, e con un inglese un po’ zoppicante. Ma a queste cose si passa sopra tranquillamente prestando orecchio al risultato sonoro complessivo, encomiabile.
I JLK promettono quindi bene già da questo brillante esordio, una prova da non trascurare.
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La recensione Distorted Reality di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-10-16 00:00:00
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