L’ep "Bmmr", che nel titolo non fa altro che riprendere le iniziali delle parole che compongono il nome della band (Black Maps & Motel Rooms), è un progetto potenzialmente valido. Il rock alternativo che mettono nel loro lavoro è buono anche se un po’ vecchiotto. Le sonorità sono tutte quelle che un ascoltatore del genere proposto si aspetta. Probabilmente una ricerca maggiore sul lavoro fatto dalle chitarre avrebbe arricchito notevolmente il sound e sicuramente un cantato in italiano avrebbe aperto degli spazi alla band. Di rock alternativo cantato in inglese ce n’è tanto, forse anche troppo per essere in Italia, poi dipende dai palchi e dal mercato che hanno intenzione di “incontrare”.
La voce di Francesca Palamidessi è bella, usata bene e ha una dote che è difficile trovare: la sensualità; non tenta mai di abusare con esecuzioni vocali corpose, resta in equilibrio con gli strumenti, il che la fa rimanere in un amalgama piacevole. Il lavoro va sulla sufficienza, non manca nulla alla band se non la “novità” e una registrazione migliore in studio.
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