JUNIOR SPREA
CONTROTENDENZA 2016 - Rap, Reggae, Elettronica

CONTROTENDENZA

Un disco reggae che non decolla mai. Noioso e poco stimolante.

Da un titolo di un album come “Controtendenza” ci si aspetterebbe quantomeno una ventata di originalità. Magari uno stile sui generis, un’attitudine ostinata, un voler uscire fuori dagli schemi. E invece no: il secondo disco del milanese Junior Sprea sposa il concetto di noia e prova a coglierne tutte le sfumature nel corso delle sue undici canzoni.

Al posto delle promesse sonorità che invogliano l’ascoltatore a muoversi e ballare, si trova invece un cantato piattissimo e un flusso continuo di reggae e dancehall davvero pigro e poco stimolante. Anche gli innesti punk e hip hop, a spezzare la litanìa in levare dell’album, non decollano affatto, lasciando un senso di piattume generale.

Se poi l’opposizione in questione è un riferimento ai contenuti sociali dei brani, l’apatia provocata da un primo ascolto passa rapidamente da superficiale a cronica. Nobilissimo l’intento di volersi schierare e comunicare un’idea in cui si crede, ma purtroppo non basta il voler dedicarsi a temi impegnati, o una collaborazione coi Punkreas, per dare vita a una canzone interessante.

“Sono una marmotta ed ho vissuto sempre qua/ tra immensi prati verdi e tanti fiori di là”, ripensandoci, è un’uscita decisamente sui generis che potrebbe rispettare le promesse del titolo. Peccato che in questo caso la controtendenza sia nei confronti di una scena reggae italiana decisamente più intrigante di quest’album.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.