Sound elettro-pop, testi surreali e arrangiamenti orecchiabili
"Voglio fare sempre il mio dovere" è il mantra ossessivo che apre l'album e che suona come un buon proposito difficile da mantenere, perché il progetto degli SmegmaBovary sembra allegro e scanzonato fin dalle prime note e fin dal titolo del disco: "Coppa Del Nonno". Il lavoro della band siciliana è caratterizzato dal sound elettro-pop, dai synth e da chitarre elettriche. La seconda e la terza traccia "Dicono sia normale" e "Igiene orale" proseguono su questa strada, con testi demenzial-surreali e sonorità tipicamente anni '80. "Un disagio da poco" devia leggermente dal percorso e fa la sua parte, con una bella melodia e un testo accattivante. "Nella luce" fa subito retromarcia di almeno 30 anni, rincarando la dose con il ritornello in falsetto. "Precetti" racconta del sogno di un furto molto particolare. "Olocausto" è uno dei pezzi che ricordano di più il piglio dei CCCP.
Ascolto piacevole e disimpegnato, pezzi orecchiabili, arrangiamenti articolati e una buona produzione. L'album, forse a sorpresa, regala i momenti migliori e più intensi con brani lenti come "Un disagio da poco", "Precetti" e "I bambini cattivi". Il gruppo ha le potenzialità per tirare fuori qualcosa di davvero originale, proseguendo sulla via dell'elettronica contemporanea - anche con rimandi al passato - e magari trovando la formula del "testo perfetto": le frasi a effetto che colpiscono l'ascoltatore e che rimangono incise nella mente, anche senza essere eccessivamente ripetute.
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La recensione Coppa Del Nonno di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-08-04 00:00:00
COMMENTI (2)
Sì, ci sono alcuni ritornelli che si attaccano alla mente
CCCP nel profondo, non dovrebbe funzionare perche' non e' originale, suoni datati, voce alla Lindo Ferretti, insomma niente di nuovo....eppure continuo ad ascoltarlo, misteriosamente affascinante...