Un ottimo biglietto da visita che denota versatilità, gusto e capacità di comporre brani per un pubblico che possa ricordarli, cantarli e renderli propri.
Mistico, elettronico e glaciale. Così si può definire il suono dei Red Lines, duo bresciano che presenta il primo ep della propria carriera. Cinque brani niente male che toccano diverse corde, a partire dall'elettronica di "Can't Strech", il cui ritornello è resto accattivante da Marianna, voce principale del gruppo. Il brano di punta è pero il secondo, "Control".
Un pezzo ben costruito e che mescola perfettamente chitarre distorte e la voce di entrambi i componenti, Marianna e Simone. L'unione fra le due vocalità rende il brano e l'atmosfera affascinanti; si percepisce la sintonia musicale che la band ha costruito.
L'ep prosegue con altri tre brani; belle le melodie prischedeliche di "Hit and Run", e anche la chiusura "Drowning", pezzo più elettronico e guidato da un arrangiamento basato su pochi elementi: un pattern di drum machine, una linea continua di synth, pochi interventi di bassi ad aprire le frasi melodiche.
La voce di Marianna guida magistralmente tutto il disco ma l'effetto del duo vocale lascia un bel ricordo nelle orecchie e, anzi, potrebbe essere la chiave di svolta per distinguersi dagli altri.
Nel complesso questo primo lavoro dei Red Lines è un ottimo biglietto da visita che denota versatilità, gusto e capacità di comporre brani per un pubblico che possa ricordarli, cantarli e renderli propri.
Manca ancora una maturità compositiva che possa caratterizzare i Red Lines e che li renda più distinguibili dal resto. I due ragazzi sono però molto giovani e stanno macinando esperienze che fanno ben sperare in una seconda release più corposa e caratteristica.
---
La recensione Red Lines EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-09-14 00:00:00
COMMENTI