Un folk di storie romanzate, con bei testi, che incontra l'elettropop
Se si volesse trovare a tutti i costi un difetto nella proposta fatta dal duo Mezzo Preti sicuramente bacchetteremmo i cantanti sul cantare troppo insieme e di non aver trovato un vero amalgama tra le due voci. Sono bravi, l'ep è un particolare folk che si fa corrompere in alcuni tratti dall'elettropop. La voce di Annaluisa Giansante è bella, tanto bella da essere "intralciata" da quella di Francesco Adessi sia nella title track che nel brano “Canzone per una puttana”, comunque due bei pezzi: si tratta di “chansons romanzate” o racconti di storie realmente accadute o vicine a fatti della contemporaneità, ben fatti, tesi nelle ritmiche e attenti nelle metriche e nei contenuti, specialmente nella title track. Un lavoro curato, allegro, con sonorità molto aperte e una bella cura della parte ritmica. I testi non hanno nulla di eccessivamente poetico e simbolista, ma si tratta di una prosa ben fatta arricchita dalla voce della Giansante.
"Canzone per una puttana" probabilmente è il brano più importante sia per come è stato costruito che per il testo, una ballata che racconta l'insoddisfazione di un uomo sposato che trova distrazioni anche emotive con una donna di strada. Interessante il ritornello molto orecchiabile che si sposa, sorprendendo l'ascoltatore, con parole non scontate: "Ma io non lo so se alla fine un mi confesso vale quanto un Padre Nostro, un Ave Maria".
Un discorso differente va fatto sul brano "Wow" dove Adessi apre il pezzo in modo deciso, mostrando una voce interessante che però non regge il paragone con la Giansante. In ogni caso nel pezzo "Wow" l'alternarsi delle due voci raggiunge il suo obiettivo rendendo il brano ancora più interessante, più pop, leggero anche nel testo e pronto per la radio. Ben riuscita anche la cover "Forma e sostanza" dei CSI, con arrangiamenti più folk rispetto all'originale che senza snaturare il brano di Lindo Ferretti e compagni ne fa una rilettura meno cupa.
L'ascolto dell'ep è piacevole, verrebbe voglia di assistere a un loro live considerando il fatto che fanno presa sull'ascoltatore e i ritmi che utilizzano non annoiano mai. I Mezzo Preti sono promossi, ora è necessario un album completo dove non vanno mischiati troppo i colori che hanno a disposizione ma valorizzati ognuno per le proprie peculiarità.
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La recensione Mezzo Preti - EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-07-14 00:00:00
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