Il folk noise dei Good Moaning
Prodotti con una spiccata vocazione lo-fi, i Good Moaning, fanno il loro esordio discografico con l’ep "Hello Parasites", presentando già dalla prima traccia una buona originalità nel repertorio. Nella composizione più riuscita per coralità, “Robert” è un pezzo di matrice folk blues psichedelico del periodo solista di Syd Barrett, trasfigurata improvvisamente dagli isterismi post-rock dei Radiohead.
L’insolita pacatezza stilistica di Mac Demarco in parte accennata nella prima canzone, si dilata nei pezzi successivi, passando impalpabile nella fugace “Hello, Parasites”, dove la mancanza della batteria lascia lo spazio a un susseguirsi di inconsueti ritmi irregolari. Una trovata capace di rubare la scena a una voce sgranata e dalle tutt’altro che orecchiabili frammentazioni di chitarra. In mancanza degli artifizi più dissacranti ed estemporanei, "Cornwall" nella sua omogeneità, presenta il folk meno contaminato del disco, rischiando di passare in sordina. Tutt'altro è invece il destino di "Cry", brano di chiusura intento a rivitalizzare un sound aperto di noise rock alla Yuck, come per i diretti discendenti Dinosaur Jr. e Sonic Youth.
I Good Moaning percorrono una via tanto breve quanto tortuosa, preferendole scorciatoie più convenzionali perseguite dalla maggior parte degli artisti di questo filone musicale, ritagliandosi al contrario uno spazio più aperto a sperimentazioni talvolta ardite, ma capaci allo stesso modo di esaltarne le doti di produzione del trio pugliese.
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La recensione Hello, parasites di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-09-07 00:00:00
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