La sensazione è di venire catapultati nell'alternative-rock degli anni '90 che sfocia nei 2000.
Inizialmente difficili da decifrare, solo col tempo e gli ascolti i PBG diventano familiari e ritornano piacevolmente in cuffia. Non che il loro "'Cause", terza prova che segue gli altrettanto validi "Fuzzy blue balloon" e "Uru (ep)", sia da considerare un disco ostico, anzi: le canzoni ci sono e quasi tutte si fanno apprezzare per l'ottimo lavoro in fase di scrittura e arrangiamento.
Quando scrivo della difficoltà di trovare una collocazione alla band, si tratta in realtà di ammettere la mancata frequentazione, da parte mia, di certe sonorità da un po' di tempo. Perché basta davvero qualche nota per rimandarmi alla "beata giovinezza che si fugge tuttavia" (nello specifico l'arco temporale che va dall'inzio degli anni '90 e sfocia nei 2000), siccome da lì in poi mi ritrovo in un brodo di giuggiole. Sia chiaro: non sto dicendo che il terzetto si sia messo a tavolino a giocare con la nostalgia di noi altri neo-quarantenni, però è dall'alternative-rock di quell'epoca che prendono ispirazione.
Fate partire, ad esempio, "I thought I saw a pussycat" e la sensazione sarà quella di essere catapultati in un disco dei Modest Mouse. Valga lo stesso per "Hurkah", "Me the giant set off" e "Wolves", che pescano a piene mani da quella stagione, ma lo fanno davvero con gusto e una personalità ben definita. E non occorre necessariamente aver superato gli anta per apprezzare il trio; sarà invece un ottimo pretesto per andare a ripescarsi i Pavement di "Crooked rain, crooked rain", i Sebadoh di "Harmacy", i Built To Spill di "You in reverse". Tutte scelte arbitrarie le mie, ovviamente, trattandosi di opere che hanno contribuito a formare l'immaginario musicale del sottoscritto e, presumibilmente, anche del terzetto.
Però i Push Button Gently sono riusciti a rendere una versione più che dignitosa di quel sound, senza subire il peso degli anni e uscendone bene dal confronto. Scontato, a questo punto, incitarli a seguire questo percorso per sorprenderci anche in futuro.
---
La recensione 'Cause di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-11-16 00:00:00
COMMENTI