Un disco di new-wave con l'aggiunta di una dose non indifferente di pulsioni dark, noise e finanche psichedeliche.
Più ascolto "SanctaSanctorum" e più mi convinco che, fosse uscito negli anni '90, il terzetto sarebbe finito dritto dritto nel catalogo del CPI, divisione I Dischi del Mulo. A leggere la loro biografia in quegli anni erano già in attività sulla scena, ma con diverse ragioni sociali (prima Hyeana, poi i Ritmenia Zoo e, infine, i NonViolentateJennifer); non so dirvi, quindi, se allora abbiano avuto l'opportunità di accasarsi presso il Consorzio, ma oggi poco importa.
Perché a suscitare il nostro (e spero anche il vostro) interesse ci pensano queste 10 tracce affascinanti, intrise di oscurità e poetica come non sentivo da tempo. Siamo infatti nell'ambito di un genere che in passato hanno saputo circoscrivere brillantemente precursori che rispondono ai nomi di Disciplinatha, Il Santo Niente e ai Marlene Kuntz degli esordi per quanto riguarda il territorio italiano, mentre per l'estero i riferimenti più immediati sono gli Swans, gli Wire e Cop Shoot Coop. Insomma, new-wave (senza ombra di dubbio), con l'aggiunta di una dose non indifferente di pulsioni dark, noise e finanche psichedeliche.
Proprio per questa particolare alchimia l'album è da prendere in blocco; persino l'ordine dei brani ci sembra azzeccato nel suo complesso, perché non appesantisce l'ascolto - e, considerando il genere battuto dalla band, il rischio era alto - ma lo rende fluido. Perciò, sia che le trame si facciano più spesse ("Bukowski piange", "La tela del ragno", "Ancora resto", "Così felice"), sia che il battito rallenti ("Tutto il mondo sotto un sasso", "Come l'ombra", "Sostanza", "Reti e pareti"), la musica del terzetto sarà sempre e comunque carica di pathos. In questo percorso l'apice è costituito dalla conclusiva "La paura", brano caratterizzato da un cantato à la Massimo Volume ingabbiato in un refrain strumentale ipnotico.
Bravissimi e cazzutissimi. Una delle cose più belle e più "spesse" ascoltate quest'anno. Chapeau.
---
La recensione Sancta Sanctorum di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-12-05 00:00:00
COMMENTI