Nardo Lunardi é chtarrista e compostitore. Un tempo militava in gruppi storici come Pankow, noti negli anni 80, soprattutto nella zona di Firenze, da dove del resto venivano. Nardo, dopo aver preso parte ad altri progetti e aver collaborato con molti musicisti si dà all'attività solista e approda alla Cockney Music per incidere questo primo cd "Uno".
Il risultato e' ricco di suoni elettrici (la chitarra su tutti) ed elettronici (e' stato utilizzato anche un sampler), un po' punk e grunge, tendendenti al rumore, ma senza mai raggiungerlo del tutto, anzi concedendo qualcosa al pop. La voce e' particolare, sforzata, e ricorda un poco quella del cantante dei Vernice (!!!)... anche se qui l'approccio musicale é molto diverso, piu' aspro, piu' denso e ricco di varianti.
Un disco decisamente valido, anche sul fronte delle liriche. Resta lontano dagli intellettualismi, ma senza cadere nel sempliciotto, riuscendo così ad incuriosire l'ascoltarore con storie e immagini interessanti, descritte talvolta con un pò di crudezza, tipo in Secchio d'amore, dove la delusione del cuore viene affogata nell'alcool e poi vomitata in un secchio...
C'e' spazio anche per un pò di tenerezza dei ricordi (Gira), dove il violoncello di Kate Glasser arricchisce il racconto di una infanzia felice, quando tutto girava intorno. Un pò rap, ma certamente senza pretese hip-hop, è Uno sputo di vita, che su una base ritmica di basso e batteria, tra schitarrate distorte e voce pure, racconta con un po' di delusione le proprie riflessioni perchè... "in fondo c'e' soltanto questo sputo di vita" e bisogna accontentarsi.
Tanti gli episodi validi di questo cd che e' consigliabile un po' a tutti, dagli amanti degli Afterhours a quelli dei Subsonica - e c'e' anche posto per uno scherzoso omaggio, ovvero la cover di Pietre (quella che fa "se sei brutto ti tirano le pietre...") di Antoine.
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La recensione Uno di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-07-06 00:00:00
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