Zabriski Bassorilievo 2016 - Cantautoriale, Blues, Acustico

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Folk-pop in chiaroscuro per un cantautore dall'alto potenziale musicale e vocale.

Quel genere di musica che va bene in tutte le stagioni, chitarra ok, poi viole e violini, la batteria trascinata, un po' di pianoforte...non è così semplice. Zabriski è il nome d'arte di Lorenzo Valè, uno che scrive canzoni come se raccontasse le faccende sue a un amico, solo che con più trasporto.

"Bassorilievo" è il titolo del suo ultimo ep di 5 canzoni folk-pop che racchiudono momenti vissuti in prima persona e descritti cantando un po' come Gianluca Grignani, un po' come Nicolò Carnesi, e forse forse in "Vile" arriva il colpo alla Jeff Buckley che fa strabuzzare gli occhi di incredulità. Sono ben strutturate le canzoni in scaletta, la voce di Zabriski è sottile e forse poco calda, ma sa incidere l'ascolto per espressività e buona interpretazione, "La Guerra dei Sette Anni", brano d'apertura, mette sul piatto tutte le velleità sentimentali che il cantautore vicentino ricama su di un tombolo fatto di pop acustico e fruscio vinilico.

Valè si incattivisce quando in "Piazza delle Erbe" la sua amata lo lascia senza addurre motivazioni plausibili, e tira fuori la chitarra elettrica per dimenticare, mentre cammina e cammina. "Nere Onde" invece riepiloga i tormenti passati e dietro la batteria più pesante del disco, nasconde la monotonia forse voluta della melodia, chi ascolta deve riviere le paturnie dell'interprete, mai un sorriso. Anzi, il sorriso arriva in conclusione:"Rideremo di noi", schiude tutta l'ironica remissività dello Zabriski pensiero, con quel "se vuoi sarà bellissimo tra di noi" che tutto pare tranne che un qualcosa di realmente solare e auspicabile, ma anzi, nonostante la melodia blueseggiante e positiva, schianta ancora di più le utopiche aspettative del titolo.

"Bassorilievo" è un ep di innegabile fattura musicale, perchèé ogni canzone parla musicalmente la lingua del bello, ma vibrante di negatività dal punto di vista dei contenuti: con le capacità tecniche dimostrate dai musicisti presenti nelle registrazioni si potevano far emergere sfumature più energiche.

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La recensione Bassorilievo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-09-21 00:00:00

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