Pochi ma buoni. Non può che essere questo il primo commento a "Diktat", l'ep di debutto dell'omonima band.
Quattro brani che definiscono in pieno il loro stile, le loro idee e le loro influenze senza mai uscire dal seminato. Un ep diretto e ben registrato con innumerevoli richiami ai capostipiti dello stoner sin da "Psicocriminale", tipica traccia alla Josh Homme divertente e orecchiabile ma comunque carica e potente.
La ricetta usata dai Diktat rimane la stessa per tutte e quattro le tracce senza però stancare mai grazie ai continui cambi di atmosfera: chitarra sempre in primo piano, batteria frenetica e aggressiva, giri di basso ben costruiti, voce urlata e ovattata, in leggera lontananza come se arrivasse da un megafono. Scelta azzeccata questa, in quanto ben lega la musica ai messaggi sociali presenti in tutti i testi, dando molta più forza alle parole, come se si stesse ascoltando una specie di comizio cantato.
Sperando che il gruppo col megafono continui a credere nei propri argomenti, per ora bisogna accontentarsi di questi pochi brani. Pochi ma buoni.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.