Avevo lasciato i Cappello A Cilindro con un demo di cinque pezzi che metteva già chiaramente in luce il loro talento e le loro ispirazioni. Questo album di debutto “Poeticherie” (scelta del titolo quantomai indovinata) conferma la buonissima impressione avuta lo scorso anno, facendosi forte di un più ampio respiro internazionale: non solo la tradizione folk italiana, ma anche reminescenze balcaniche, charleston anni Venti e suggestioni degli chansonnier francesi. Capossela e Avion Travel come numi tutelari per quanto riguarda i riferimenti al nostro Paese, insieme alla polvere sui solchi dei vinili di Georges Brassens e una festosa esibizione in una piazza ligure di Goran Bregovic e Paolo Conte. Addirittura azzardabile un paragone coi giovinetti inglesi Coral (in “Mal di schiena”). Gli arrangiamenti puliti e preziosi e la produzione raffinata uniti alla bellezza toccante delle parole del compositore del gruppo Emanuele Colandrea (che pennella testi che riescono veramente a comunicare emozioni e brividi da pelle d’oca) fanno di questo disco un’opera prima assolutamente degna di lode. Anche se i riferimenti sono evidenti, c’è quel pizzico di originalità filtrata attraverso il gusto personale che rende il tutto estremamente godibile. Un album di cui andar fieri.
---
La recensione Poeticherie di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-11-10 00:00:00
COMMENTI (1)
bello bello bello
a quando la recensione di "Per non rallentare"??