Inizia con un riff di chitarra distorta e ascendenze funky disco questo demo dei milanesi I recidivi che invece si rivela ben presto immerso in fumose atmosfere garage beat. Qua e là affiorano altre influenze: oltre alla già citato funky disco, c’è lo ska stile Madness di “La casa dei topi”, canzoncina simpatica che rallenta in reggae il ritornello. Ci sono accenti psych hard rock, lontanamente alla Vanilla Fudge, in “Venusia”. Evidente l’influenza di band come Fuzztones e Fleshtones in “Il cane polpo”. Il bello è che su tutti questi climi sonori spicca un cantato decisamente debitore della tradizione italiana, che contribuisce non poco all’atmosfera generale del lavoro. Mistione interessante, il cui limite sta nel non aver ancora saputo scrivere canzoni all’altezza dell’idea, capaci di restare nella memoria e colpire sensi e fantasia. Sulla stessa falsariga, in Italia in questo momento sono molto meglio i Mastica. Ma insomma, i ragazzi sono giovani. E forse si faranno.
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La recensione s/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-11-12 00:00:00
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