Mettete questo cd nel vostro stereo e ne uscira' una miscela di suoni decisamente spigolosa e grintosa, irregolare e un po' pazzoide. Gia' dai titoli dei brani si intravede una specie di demenzialita'... ma non porta a ridere, piu' che altro porta a strane sensazioni da pazzo schizoide. Stacchi, urla, voci distorte, impostate e forzate all'innaturale, chitarra, basso e batteria che si strappano a morsi il ruolo di strumento dominante... insomma non e' certo un disco che puo' passare inosservato nelle orecchie dell'ascoltatore. Se poi riuscite a soffermarvi sui testi potreste trovare delle belle chicche, come "il mio mondo" che in se' racchiude la filosofia del "panta rei" (tutto scorre) e una buona dose di fatalita'... Tosta anche "tutti pazzi" dove i Neganeura svelano la loro simpatia per la pazzia: "e' la lucida follia/ l'unica e sola via/ non e' una magia/ ne' una strana alchimia/ crea la tua fantasia/ madre dell'ironia"... anche gli altri testi hanno risvolti interessanti, o se non altro simpatici, come in "Gigi Melanza", dove una melanzana finisce in carcere per colpa di un mandarino assassino... per fortuna che arrivano i Neganeura a salvare Gigi dalla prepotenza!
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La recensione Grovigli di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1998-11-21 00:00:00
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