STOLEN APPLE Trenches 2016 - Indie, Alternativo, Post-Rock

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Indie-rock onesto e genuino: niente di più, niente di meno per gli Stolen Apple

Si fa presto a dire indie-rock direte voi, ammesso e non concesso che simili questioni, più per addetti ai lavori che si baloccano a disquisire sul "sesso degli angeli", vi interessino sul serio. Eppure l'attacco di "Red Line", la prima canzone di "Trenches", l'album degli Stolen Apple, non può che essere immediatamente ricondotto al cosmo dell'indie-rock. Voce vellutata, chitarra in evidenza, ritmiche semplici ed oneste e una certa attitudine rock che non guasta mai. Trenches però non è soltanto un disco indie-rock, per carità, dato che al suo interno ha molteplici sfaccettature: ad esempio, c'è il desert-rock, un po' psichedelico, di "Pavement", la quarta, bellissima, traccia. 

Un lavoro che, nonostante non sia propriamente un album di debutto, visto che i fiorentini hanno alle spalle anni e anni di "palco", risplende ancora di una seducente ingenuità, proprio quella da eterni ragazzi che guardano sempre il sole tramontare e si portano ovunque la chitarra: che non arrivi all'improvviso lo spunto per un pezzo come "Daydream"? L'unico grande appunto da fare è, non tanto sui testi, quanto sulla pronuncia di essi: l'inglese degli Stolen Apple è ancora troppo a livello, per così dire, artigianale. Una maggiore attenzione in questo senso oltre ad un deciso cambio di marcia sulla direzione artistica (meglio il neogrunge della psichedelia ultracitazionista di certe canzoni) e ne potremo sentire delle belle da loro. 

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La recensione Trenches di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-12-21 00:00:00

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