Perfetta confezione discografica. Sarà omologazione da classifica?
Ascoltando l’esordio di questo giovane artista, si rischia di iniziare il cruciverba dei rimandi trascurando personale ispirazione e intenzionalità. Le canzoni, un’altalena divertita tra rock più blasonato in stile Coldplay, Negramaro e pop italiano alla maniera di Marco Mengoni, seguono traiettorie regolari mettendo in pista respiri e suoni accattivanti. Lo stile compositivo non pretende il dono dell’originalità, tuttavia non è impacciato e risulta confezionato a puntino per il mercato discografico.
Le nove canzoni dell’album sono percorsi dell’anima che trasformano delusioni amorose in refrain piacioni. Come cartolina di un mondo imbottito di buoni sentimenti, “Non ti dirò” disperde il canto dolceamaro dell’imperfetto, dell’essere uomini fragili e risoluti di fronte all’amore; eterna bugia è trattenere qualcuno dentro a un “Eterno mio presente” quando se n'è già andato, motivo per cui “Svanire” è l’unica soluzione per sentirsi liberi. Eppure il vuoto dei ricordi pesa e “Il sole per me” rappresenta un processo di purificazione per imparare dai propri errori scegliendo il cielo su cui misurarsi. Partiture rock e ballate al miele conducono al centro delle “Sensazioni” che, con scorrevolezza acquatica, sciolgono pensieri severi e timidi a riferirci che l’amore è il rischio più affascinante da correre (“E mi chiedo perché”), ma doloroso quando se ne va (“Uguali e niente”, “Ottobre”). La speranza di un dolce domani accarezza ombre dai contorni incerti (“Ti aspetterò domani”) e i desideri sembrano finalmente a portata di mano.
Un lavoro pulito, di sentita ispirazione che non riserva sorprese ma non delude, rendendo in modo abile generi ormai codificati da altri. Un artista da veder crescere nelle sue composizioni gradevolmente definite. Omologazione da classifica per i più giovani? Staremo a vedere, il tempo ce lo dirà.
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La recensione Oltre Le Apparenze di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-11-14 00:00:00
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