Suoni potenti, arrangiamenti ancora più aggressivi e tanta voglia di scenari americani con strade aperte e vento fra i capelli; sono i punti fondamentali di questo "The Great Cockholding Experience" dei Mexican Standoff. I riff di chitarra sono indubbiamente le star indiscusse di questo lavoro; si parte con "Panoguia", "Here Comes The Devil" e "Puffy Nipples" che si fanno strada a colpi di distorsioni e ritmi taglienti per calmarsi nella quarta "Anthrax Esmpress", più acustica e con un tocco grunge che le da un'aria più intimista; ma è solo una piccola parentesi.
Lasciata da parte il vento di Seattle si riparte a suon di mega riff di chitarra per il resto del disco con una nota particolare per "Wild Bitch", una vera perla di rabbia. Il tutto si chiude con i suoni imponenti di "Bury Me", che non si discosta dall stile mostrato fin qui dalla band e funziona come un ottimo chiudi pista. Lavoro di classico stampo hard rock per i Mexican Standoff, che spaziano come influenze dal più classico heavy anni '80 passando per qualche deriva più puramente metal in qualche riff, congiugate con melodie più A.O.R., conservando comunque una bella identità personale.
Un lavoro indubbiamente curato e suonato molto bene, sicuramente una chicca per gli appassionati del genere e amanti dei muri di chitarra elettrica. Difficile che un disco così arrivi a tutti ma rimane consigliatissimo a chi ha bisogno di alzarsi la mattina in maniera energica o anche solo per chi deve di scapocciare aiutato da riff e ritmi potenti per arrivare a fine giornata.
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