La buona idea sta nell'unire al lingua italiana a sonorità anglosassoni, ma per adesso mancano le emozioni
"Abbracci nucleari" è un ep costruito sul bilanciamento tra sonorità elettroniche e un cantato femminile avvolgente e ineccepibile, dove volteggi sonori lenti e delicati si alternano a beat potenti e sfumature quasi dubstep. “Prenditi cura di me” e “Brucerei” sono i brani meglio riusciti, anche se in apertura l'aver ascoltato James Blake a ripetizione appare lampante. Un grande punto a favore del lavoro è il fatto di aver unito, riuscendoci, il cantato in italiano ad un genere solitamente accompagnato dalla lingua inglese. A sfavore invece c'è quello di essere un po' troppo 'compitino', nel senso che le emozioni di chi ha creato il disco a volte latitano, al posto di fluire liberamente ed arrivare dritte alle nostre orecchie.
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La recensione Abbracci Nucleari di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-11-04 00:00:00
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