Quando il sintetizzatore può essere un semplice strumento di riflessione e rappresentazione di un disagio ma anche la chance per guarirne.
Un "Haldol" per tutti? Chissà, forse è meglio di no. Sì perché l'utilizzo che il medico metaforico chiamato Aftersalsa fa di questo farmaco è proprio quello classico, quello, cioè, di antipsicotico e anticompulsivo. La tipologia di somministrazione è allo stesso momento molto semplice: quattro minuti e quarantanove secondi di synth pop che vanno dritti giù come una piccola pillola ed un bicchiere d'acqua. Le probabilità, nonché le chances, di guarigione dal probabile malessere non possono alla fine pesare del tutto su di questo medicinale ma risiedono, come sempre tutti i problemi psichiatrici, soprattutto nella forza di volontà del paziente: "I Wanna" è infatti il titolo dell'ultima traccia.
Con "Chances" dunque, i presunti dottori, o meglio musicisti, Dario Azzollini, Simone Manzotti, Nicolò Posenato e Matteo Zappa presentano una breve cura, sottoforma di ep, formata dalle quattro compresse "White Collar", l'omonima "Chances", "Haldol" e "I Wanna" come già annunciato. Il principio attivo portante della raccolta è un pop, sì elettronico, ma molto melodico ed assimilabile. La voce scandita di Zappa, quindi allo stesso tempo efficace, sa essere, a comando, a volte un po' lounge o a altre volte più cupa. Dal punto di vista musicale è come anticipato il sintetizzatore ad ergersi sugl'altri strumenti. In "Haldol" (la migliore traccia delle quattro) la chitarra minimal, alla Talk Talk maniera, trova comunque il suo giusto spazio anche se sempre affiancata da un motivo di tastiera tranquillamente recuperabile per molte idee in stile New Order degli anni'80. La volontà dei testi di affrontare invece tematiche legate all'inadeguatezza ed all'ansia fa si che lo stile proposto dai quattro componenti si discosti dagli stilemi più dance e ballabili del genere, rappresentati, ad esempio, dagli Orchestral Manoeuvres in the Dark o dai Pet Shop Boys. Per dare alla fine un tocco di modernità al genere abbastanza costante proposto (anche a causa della breve durata dell'ep) è la traccia finale "I Wanna". L'inizio con voce ed effetti ambient precede una tonalità progressive house per nulla aggressiva ma anzi, molto rilassante e distensiva, quasi come a fare intendere che il farmaco tranquillante da poco assunto stia cominciando a fare effetto.
Se il paziente è alla fine veramente guarito lo scopriremo nella prossima diagnosi, anzi fatica musicale, degli Aftersalsa.
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La recensione Chances di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-10-10 10:00:00
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