Com'è profondo il mare degli Egeeo
Secondo Louis T. Hjelmslev, filosofo e linguista danese, la sostanza dipende sempre dalla forma, non ha un'esistenza indipendente da essa. La solidità del pensiero di Hjelmslev viene però intaccata e corrosa dal suo stesso interno in questo omonimo ep degli Egeeo, nuova band del roster Costello's. Alessandro Cavarra e Cristiano Tonnicchi realizzano canzoni che si possono leggere attraverso plurime lenti: il primo ascolto, ad esempio di un pezzo come "F.", lascia un sapore dolceamaro sulle labbra, persi come si è tra gli echi e i riverberi dream-pop di una canzone, in senso lato, d'amore.
Poi, ad ascolti più approfonditi, la canzone si allarga, il suo significato s'amplia e diventa una specie di mini-trattato sui sentimenti in genere, anzi per meglio dire sul distorto reprimere i propri sentimenti, malsana abitudine della nostra civile società: "luce poi bagliore/ armonico dolore/ dolce", questo il tono delle liriche di Alessandro Cavarra.
La qualità dell'ep si mantiene alta anche nella traccia successiva, "La quiete", dove a suoni più post-punk si accompagna l'ormai classico testo ispirato, arricchito da una delle strofe più particolari e dissonanti della scena musicale odierna: "ammalati con me".
Gli Egeeo insomma sono un debutto senza alcun dubbio interessante, che si discosta dal, è il caso di dire, "alto mare aperto" di tanti, troppi "figli di un dio minore" che s'ispirano a questa o a quella band.
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La recensione Egeeo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-11-11 10:00:00
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