Fluttuare nella pioggia, resistere alle bruciature, usando la musica come morbido scudo.
L'ortica punge, ma è anche un'erba benefica. Al di là della bruciatura ci sono gli effetti salutari. Al di là delle punture che ci riserva la vita, ci sono gli insegnamenti dell'esperienza, i sentimenti, le cose belle e anche quelle brutte e gli effetti collaterali, che valgono sempre e comunque la pena di essere vissuti. Con il suo secondo lavoro Erica Romeo vuole raccontare la pienezza del vivere senza lasciarsi frenare dalle spine, per quanto possano fare male. Lo fa affidandosi ancora al suo sognante elettrofolk, che ben restituisce il senso di una forza che filtra attraverso le fragilità; stavolta allontanandosi (di poco) da quell'Irlanda che era la patria spirituale del disco precedente per approdare nelle nebbie di un'Inghilterra notturna e cool (in tutti e due i significati che può avere questa parola, freddo e figo), animata dai battiti del trip-hop, dell'ambient e della wave. Per “fluttuare nella pioggia” e ballare sui ricordi e su quello che siamo e saremo. Anche se ci si può fare male.
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La recensione Beyond the nettles burn di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-11-04 00:00:00
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