Un disco dignitosissimo che però non dice nulla di nuovo.
Come qualche tempo fa ci diceva Demo, fondatore dello studio Ostile, la scena genovese si è sempre distinta per «l'assenza di paletti e barriere fra i sottogeneri del rap. I rapper di Genova si confrontano con qualsiasi cosa, non esiste la dicotomia fra commerciale e underground, boom bap contro l'ultima tendenza musicale, registrano su qualsiasi input, e questo è qualcosa che in molte parti d'Italia non esiste».
In questo senso, Rino SismaMan è un ottimo esponente della scena da cui proviene. Il disco si apre con il classico cassa e rullante per aprirsi alla world music, al reggae, a sonorità molto più dancehall. Il risultato è comunque qualcosa di coeso musicalmente e coerente con quanto già fatto in passato dallo stesso rapper.
Buone anche le collaborazioni e le capacità tecniche di Rino, quello che forse veramente manca è una certa originalità. In questo senso "Di un altro pianeta" è infatti un pochettino piatto: non c'è nulla di veramente nuovo né di mai sentito, non c'è propriamente qualcosa di cui esaltarsi. Nonostante questo, rimane una buona prova.
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La recensione Di un altro pianeta di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-11-29 00:00:00
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