Come una bufera che spazza via tutto ciò che si trova davanti, ecco come si apre con la traccia "Delete Your Life", nell'omonimo album dei lombardi Death Town Dingo; una bufera fatta di riff possenti e di bassi martellanti che mettono letteralmente le fiamme ai piedi. La successiva "Fog and Cop" è più lenta, più cadenzata e sporcata da sapori grunge e chitarre acide; si va avanti così, come in una foresta equatoriale armati di macete, tra distorsioni e distensioni.
Venti stoner e grunge soffiano forti e ci spingono fino almeno a metà del lavoro della band. Con "I'll Never Let You Fall" si apre la seconda parte del disco fatta di sapori più oscuri, più intimi, ma sempre scanditi da ritmi e chitarre possenti. L'arpeggio iniziale di "Waiting For You" è davvero un caramella dolce per le orecchie. Si chiude tutto con "Pay" che è forse il pezzo che riassume meglio tutte le caratteristiche messe in campo dai Death Town; un grande gusto nella scelta delle note e dei suoni in un arpeggio che sembra "rubato" dagli archivi degli Alice In Chains, una batteria scandita come un terremoto e un'energia che non può non catturare. Oltre ai già citati AIC, si possono sentire le influenze di tutta la scena 90's grunge e stoner: Kyuss, ma anche una spruzzata dei Metallica dei primissimi lavori si fondono per creare il suono originale del gruppo.
Un disco pieno di forza e di passione, eseguito e scritto benissimo dalla ban. Fa sempre piacere ascoltare un gruppo che incarna dentro di se caratteristiche diverse forgiate sia dagli ascolti personali che dalla propria personalità musicale. Un ottimo lavoro insomma che speriamo abbia una continuità nei loro lavori futuri.
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