Adam Carpet Parabolas 2016 - Elettronica, Post-Rock, Electro

Parabolas precedente precedente

"Parabolas" è un disco stuzzicante, che cavalca un’onda musicale che unisce il clubbing alla musica suonata live usando l’espediente dei brani strumentali.

La parabola, come ci viene insegnato, è un luogo geometrico, definito matematicamente, regolato da specifiche ferree, ma è anche un racconto immaginario con il quale illustrare un insegnamento morale se non religioso. La "Parabolas" degli Adam Carpet, che arrivano a tre anni di distanza dal precedente lavoro, racchiudono in sé entrambe le sfaccettature, sebbene distanti e apparentemente agli antipodi, ma non per forza in contraddizione.

Ascoltando il disco, infatti, ci si trova davanti a otto brani molto diversi tra loro, per caratteristiche, sonorità e attitudine. Un insieme eterogeneo, che parte dall’idea di brano destrutturato e strumentale tipico del post rock, ma che supera i canoni del genere spingendosi verso l’elettronica più spinta, la dance a 16bit e la new vawe degli anni '80. La geometria e il rigore sono dati dalla complessità dei suoni e degli arrangiamenti, dagli intricati intrecci e sovrapposizioni delle linee sonore. Un’apparente vocazione all’improvvisazione celata da strutture definite e una sapiente distribuzione e correlazione degli elementi sonori. L’insegnamento, in questo caso poco religioso, è la voglia e anche la capacità di stropicciare i suoni, mescolare generi e proporre dei brani che potrebbero essere suonati sia da una band sia da un dj e risulterebbero fruibili da un pubblico molto ampio, in entrambi i casi.

Per raggiungere questo risultato gli elementi messi in campo sono molti, non sempre freschissimi e originali, ma certamente ben cofezionati. Si parte dagli anni '80 con le chitarre morbide e avvolgenti di Martin Gore e i synth alla Depeche Mode a scaldare i brani "Obssessed With Casting", "Still Still" e "Pragmetic Children". Si fa qualche salto col funny funky dell’irriverente "Let’s Try To Clean My Work", che a tratti sembra richiamare un riff dei giovanissimi Blur. Verso la metà del disco il registro cambia radicalmente e con i ritmi martellanti e ripetitivi di Pantone 18-2021, che non è uno sfolgorante rosa fluo, siamo catapultati nella dance, un po’ techno e un po’ minimalista. Dopo il picco adrenalinico, la discesa è obbligatoria e si ritorna, con "Neet" e "Just In Case Of Waiting To Be Famous", in un ambiente sonoro più disteso, in cui gli echi e le dilatazioni del post rock cercano di riemergere aggrappandosi all’eredità dei Pink Floyd. Si chiude con "TV Nerd", l’ultimo colpo di coda, distorto, assillante e incalzante, ma anche meno intrigante.

"Parabolas" è un disco stuzzicante, che cavalca un’onda musicale che unisce il clubbing alla musica suonata live usando l’espediente dei brani strumentali. Un progetto musicale, che potrebbe avere un buon riscontro grazie alla sua natura trasversale e perché no, valicare benissimo i confini del bel paese.

---
La recensione Parabolas di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-10-27 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia