"Micamicapisci" si fa capire alla grande: il primo disco dei Misga è un vero e proprio gioiellino
Nel lontano 1978 Alberto Fortis scrisse "Milano e Vincenzo". Nel brano se la prendeva con il suo discografico di allora e, in maniera ironica (ma mica tanto), lo minaccava di morte.
I MISGA, nel 2016, decidono di andarci più piano con le richieste di attenzione e decidono di chiedere una possibilità per dimostrare a tutti quanto valga la loro musica. Manifesto di questa richiesta è "Dammi Dammi", brano che apre il loro primo album "Micamicapisci".
Il disco è composto da sette brani che viaggiano fra il pop-rock, un pizzico di funky e un pezzo di chiusura che fa pensare al tango. I Misga, in questo lavoro, danno prova di gran talento. L'album si apre col botto con la già citata "Dammi dammi" dove il riff funky della chitarra distorta rende il pezzo irresistibile. Il testo appare sicuro ma semplice. Nessun parolone o giri pindarici, una capacità di scrittura, quella di Michele Sgaramella, davvero invidabile.
Si prosegue con un brano leggermente più serio dal titolo "Fame", qui la band pugliese si avvale della collaborazione del conterraneo Puccia (voce degli Après La Classe). La fisarmonica suona malinconica e si fa spazio in mezzo a sonorità decisamente rock. Fil rouge del pezzo è l'odio verso chi sfrutta senza ritegno le bellezze della Puglia e nulla fa per risollevarne le sorti: "Basterebbe la coerenza non ci serve l'abbondanza / di chi predica e non razzola alimenta solo rabbia.
In fondo questa terra non necessita padroni/ né papponi e fannulloni/ solo prospere intenzioni".
Dopo l'impegno sociale i Misga tornano ad essere più scanzonati con gli ultimi tre brani dell'album, "Questa è musica", "Micamicapisci" e "Pazzi e felici". "Micamicapisci" è un vero e proprio scioglilingua di testo, Michele Sgaramella, dà il meglio di sé nell'interpretazione di quest'ultimo.
La vera perla del disco è però: "Pazzi e felici", il brano viene scelto per la chiusura dell'opera e ne suggella perfettamente il valore. Si tratta di una ballata romantica che riporta alla mente le sonorità di una musica popolare presente nelle corde di qualsiasi italiano. La fisarmonica qui è vera protagonista.
"Micamicapisci" è un bel disco che dimostra quanto l'identità dei Misga sia ben chiara e a fuoco. I quattro musicisti si misurano con scelte musicali e testuali non facili uscendone da veri e propri campioni.
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La recensione MICAMICAPISCI di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-12-15 00:00:00
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