La poetica delle piccole cose che danno felicità può essere noiosa. Non è il caso del folk avvolgente di questo “ragazzo all'antica” ma non troppo.
La felicità sta nelle piccole cose? Così si dice. C'è chi ne ha fatto la sua filosofia di vita e gioisce per il semplice esistere, per la casa, gli affetti e una passeggiata all'aria aperta, ma anche chi proprio non ce la fa ed è sempre alla ricerca di qualcosa di più grande, importante, fuori dal comune. Di solito gli artisti non appartengono alla prima categoria di persone e l'esigenza di fare arte non nasce dal saper godere dell'aurea mediocritas. Di solito. Poi c'è anche qualcuno che scopre la bellezza della semplicità e riesce a raccontarla senza diventare stucchevole.
Il secondo album di Old Fashioned Lover Boy è un piccolo viaggio in una felicità che può arrivare dalla quotidianità, da quello che è a portata di mano invece che da improbabili castelli in aria che non diventeranno mai solidi come un vero amore, l'amicizia, la famiglia, i sentimenti genuini. I sentimenti da riversare in un disco che sarà un'altra piccola cosa capace di donare un po' di felicità. Un disco a sua volta semplice, caloroso, accogliente, un luogo che conosciamo bene e che è come tornare a casa dopo un viaggio, con un velo di tristezza cullato e stemperato dal conforto di oggetti, di facce e di voci amiche. E di canzoni: di canzoni solari e malinconiche, classicamente contemporanee, dove il country e il folk flirtano con elettronica, dreampop e r'n'b, buone per accompagnare viaggi sereni su strade poco trafficate (“Bowling Green”, “So far, so close”), incontri romantici o nottate di pensieri e ricordi (“Carry on”, “Oh my love”, “Macca”), perché no un drink in un club alla moda (“Open Road”). Sempre con il tono accorto dei tuoi migliori amici, quelli che conoscono le parole giuste per te e mettono i dischi che ti fanno sentire bene.
---
La recensione Our Life Will Be Made Of Simple Things di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-11-08 10:00:00
COMMENTI