Arriva chiaro e forte "l'eco" di Elisa Rossi che torna, a distanza di qualche anno, con un nuovo energico lavoro. Lo stile della cantante romana è originale e puro, dotato di una maturità, equilibrio e padronanza di sé rari: tutto condito con virtuosismi mai esagerati ma calibrati per dare all'album un tono aulico ma accessibile a tutti.
C'è un po' di Bjork, di Elisa e di Antonella Ruggiero in questo lavoro sospeso tra dream pop e canzone d'autore che non rinuncia a strizzare l'occhio, in alcuni tratti, a sonorità calde simile a quelle del jazz.
"Da qui", primo singolo uscito è sicuramente uno dei brani cardine del lavoro: si parla d'amore, quello atteso e ingannevole. Passi il tempo a desiderare qualcosa che nin riesci ad avere. Elisa Rossi si fa interprete di un punto di vista esterno, osservando i sentimenti nella loro dimensioni più realistica e dissacrata.
Un altro brano d'impatto è "Giganti", vero punto di raccordo tra tutte le tracce per dinamicità e eterogeneità di stile. Cosa sarà di me? Roma mi hai fatto paura e mi hai aperto le braccia, mi hai fatto trovare la forza di tornare a combattere contro i giganti. Una vera dichiarazione di odio e amore per una città che quanto toglie con le sue follie e turbamenti tanto restituisce in emozioni e avventure. È sempre qui che il dream pop si palesa in maggior misura, con un ritornello che crea attesa fino a esplodere di energia, un moto sempre controllato dalla voce sapiente e calibrata della cantante.
"Eco" è un sussurro d'amore per se stessi e la musica.
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