Con un nome del genere mi aspettavo un gruppo sul demenziale e invece mi trovo di fronte a testi seri, ok, non dico impegnati, ma non certo demenziali.
Attivi da almeno un paio d'anni, soprattutto nella periferia di Milano (sono di Sesto San Giovanni, come me!), i Neurodisney hanno affinato un sound tipico del rock alternativo americano con accenni al rap metal. Il risultato e` un demo di 5 pezzi carico di rabbia ed energia, con stacchi precisi e potenza da pogo, loro si definiscono un gruppo 'noise/crossover'... io dico che le etichette sono un gran casino.
Bella "Visitor", la title-track del demo, che mescola il rap metal stile Clawfinger con un ritornello piu` melodico e meno rap.
Il testo e` divertente e narra le vicessitudini di un marziano sul nostro pianeta che naturalmente viene ucciso per essere studiato. "Vivere in basso" e` l'urlo di chi e` meno fortunato economicamente, ma e` consapevole della propria ricchezza interiore, dal disagio iniziale scaturisce rabbia e orgoglio, e` bella anche perche` si sente il contesto socio-culturale in cui sono nati e cresciuti i Neurodisney (e anche io, visto che abitiamo nella stessa citta`... mi ci sono ritrovato). Il bisogno di ampliare i propri confini e di spingersi dove non si e` mai arrivati, anche con l'immaginazione, e` cantato nel brano "l'aria". Ne "la realta`" si critica l'ipocrisia di chi e` finto e di cio` che e` finto ("ho la nausa di milano che fa tendenza"). "Shining" credo sia dedicata al film con Jack Nicholson, ma non ci giurerei. "Vivere in basso" e "visitor" sono i brani che mi sono rimasti in mente... Il demo risale al febbraio 97 e le copie stampate sono 'in via di estinzione', tutte vendute ai numerosi concerti.
Hanno partecipato al CD compilation "Soniche Avventure n.3" della Fridge rec..
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La recensione Visitor di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1998-11-21 00:00:00
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