Telema, secondo ep degli Shapeless Void, è un collage di chiari riferimenti: un patchwork cucito con cura, dove ogni quadrato di stoffa ha un colore deciso e definito.
Melodie brit-pop rimarcate da chitarre minimaliste e da immancabili tamburelli. Un songwriting che ricorda molto gli anni degli Stone Roses, con una cura per il suono tutta moderna e una nota indie-pop alla “Arctic Monkeys” che la band, questa volta, riesce a mitigare. "Telema", secondo ep degli Shapeless Void, è un collage di chiari riferimenti: un patchwork cucito con cura, dove ogni quadrato di stoffa ha un colore deciso e definito, lontano dall’esoterismo che il titolo dell’EP suggerisce. Il quartetto bresciano, infatti, si lascia ispirare da Alesteir Crowley per restituire - forse - un desiderio di psichedelia, difficile da rintracciare nei 4 brani se non in un paio di momenti. Uno di questi è in “Feelings”, dove scale dissonanti si appoggiano ad accordi riverberati. È solo un attimo, però, prima di essere catapultati nuovamente in un ritornello super catchy, very pop. Shish.
“Crawling Walls” è l’altro brano che permette agli Shapeless Void di tenere fede al loro nome, creando melodie angoscianti e atmosfere sospese, con arpeggi in delay e una linea vocale che non stupisce, ma ammalia. Di diverso regime “Black Candles” e “White Pods”, poste saggiamente in apertura e chiusura del disco, in un gioco di rimandi che assume sfumature quasi cabalistiche (senza esagerare). Qui il brit rock si fa più evidente, sferzato da un vento indie che riprende le sonorità dei già citati Arctic Monkeys e qualcosa dei primi Bloc Party (in "Black Candles" sopratutto).
"Telema" degli Shapeless Void è un secondo lavoro ben riuscito, piacevole all’ascolto, che stupisce per cambio di registro e di sonorità rispetto all’esordio “Oberheim”. Un passo in avanti verso la definizione di un sound originale e, magari, più personale.
Luogo perfetto per l'ascolto: in bicicletta
Perfetta colonna sonora per: "Misfits", serie 2 - episodio 3, "Memorie dal Futuro"
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La recensione Telema di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-12-19 00:00:00
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