Bredd An End for All 2016 - Rock, Alternativo, Pop rock

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Il promettente esordio di Raffaele Pane si muove con forza, raffinatezza e discrezione, tra pop rock e romanticismo

Il convincente, benché brevissimo esordio del giovane Bredd, al secolo Raffaele Pane, conferma senza ombra di dubbio che quando c’è talento, cuore, pancia ed anima, l’età anagrafica non conta nulla.

Una dolce intro strumentale, suonata al pianoforte, apre la strada a tre composizioni di pregevole fattura, capaci di racchiudere, nello spazio totale di appena tredici minuti, tutta l’elegante compostezza di questo progetto, sospeso tra un pop rock senza troppi ed inutili fuochi d’artificio ed un’indole romantica per nulla banale o stucchevolmente zuccherosa.

Se “So Alive” e “Frenzy of Sound” rivelano, in modo tutto sommato ordinario, un certa propensione alla melodia, seppur contornata da corpose sonorità di matrice prevalentemente rock, è “Divided”, il brano conclusivo, l’episodio più convincente di questo ep. E non solo per il fatto che, a conti fatti, ne rappresenta il vero climax, ma soprattutto perché, forse meglio degli altri, espone l’anima più vera e autentica di questo cantautore, i cui riferimenti stilistici appaiono decisamente lontani da quelli dei suoi coetanei.

Ben inteso, nulla di ciò che si sente in questo lavoro risulta sorprendentemente originale, ammesso che qualcosa di veramente originale possa ancora ritrovarsi nella musica degli ultimi vent’anni. Ma quello che abbiamo in queste tracce, in attesa che il primo vero lavoro possa davvero stupire, basta e avanza per concedere, a questo promettente cantautore, un meritato applauso finale.

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La recensione An End for All di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-11-25 00:00:00

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