Se solo potessero The Grooming farebbero carte false per ricevere la cittadinanza onoraria di Bristol, magari, perché no, direttamente dalle mani del sindaco Sir Marvin Rees. È la loro musica, evidentemente, a parlare per loro, fin dagli esordi palesemente inchiodata sulle stesse riconoscibili frequenze di personcine come Portishead, Massive Attack, Tricky e compagnia bella.
Tuttavia il combo meneghino, con provvidenziale freschezza, riesce a non soccombere a uno sterile derivativismo di circostanza riuscendo invece a plasmare una formula più appetibile – anche per merito delle funzionali linee vocali affidate per l’occasione a Omer Lichtenstein (in arte Felidae Trick) – semplicemente vitaminizzando le consuete vibrazioni clubbing del Bristol-Sound con fascinazioni new wave, folate di rock atmosferico (vi bastino le bluastre chitarre “edgiane” che fanno capolino in “Paris – Eternal Life” e nella radiofonica title-track), fluorescenze glaciali di scuola scandinava (l’epica siderale di “No fly zone”) e coraggiose giocate di fino (le carezze di violoncello nella conclusiva “B.R.O.”).
Tanto di cappello, quindi, a questo progetto registrato a Berlino (già Berlino, quasi un mantra per chi vuol confezionare elettronica) il cui vero valore aggiunto sta nell’aver capitalizzato al massimo i ristrettissimi margini d’azione di un ep, conciliando in maniera accattivante pulsazioni (sub)metropolitane, interferenze dal futuro e un neanche tanto velato romanticismo crepuscolare.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.