Un breve viaggio attraverso le sonorità post-rock dei Mi manca chiunque, in compagnia di una ragazza triste che trasforma le mancanze in forza.
La ragazza sul tram è una ragazza fragile, ferita, con negli occhi l'ombra delle assenze che la tormentano. Scenderà presto, troppo presto ci dicono i Mi manca chiunque, giusto il tempo di quattro canzoni. Un viaggio breve attraverso sonorità fuori dagli schemi e dissonanze controllate che si affiancano a una linea melodica semplice e pulita.
"Nel sole di maggio", il brano più musicalmente interessante, è un po' il manifesto di questo primo ep della band romana. Sia per il riferimento tematico che dà il titolo al progetto, sia per lo stile che con una struttura ritmica insolita e una dinamica ricercata evidenzia le inclinazioni prog e math rock del gruppo.
Nella mancanza generale del tutto però, c'è qualcosa in più, e ce n'è in abbondanza: il cervello. Da una parte, l'intelligenza musicale nella sperimentazione mai eccessiva, dall'altra, testi forse troppo cerebrali da sembrare quasi presuntuosi. Alla fine però, il debutto risulta ben fatto, "La ragazza sul tram (che scese troppo presto)" è un buon biglietto da visita nonché degno punto di partenza.
Senza contare il fatto che tutto lo sconforto alla fine si affievolisce, la nostra ragazza sta per scendere e sembra più forte, più sicura. "Cenerentola (stadi di emancipazione femminile alterata)" è un brano identificativo che arriva in chiusura a dirci che Cenerentola può essere chiunque, che la protagonista di questo viaggio musicale può essere una ragazza qualunque, e ci ricorda che nonostante tutto quello che ha passato, ogni donna dovrebbe cantare così: "del corpo nel vestito colorato ho tolto solo le parti inutili e son rimasta così, ferma, a guardarmi, ed ero bellissima".
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La recensione La ragazza sul tram (che scese troppo presto) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-12-05 00:00:00
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