Una band capace di stupire con la normalità. Il pop primordiale che piace proprio a tutti
Classici il giusto, estrosi il giusto, paraculi il giusto, i Moplen sono quella che si potrebbe definire una band moderna. Il loro primo disco "Siamo solo animali" contiene 9 canzoni piacevole di pop rock con le giuste dosi di aggressività, morbidezza e momenti danzerecci. Saper fare il pop non è da tutti, ci vogliono le melodie spensierate che fanno muovere e si imprimono nella testa dopo pochi ascolti, ci vogliono dei testi cantati con leggerezza anche se nasconodono situazioni o momenti difficili, ci vuole il groove, e la band padovana ne ha a palate.
Tre sono i pezzi che fanno da asse portante dell'album: "Signorina", "Animali" e "Steso", per motivi diversi, nella prima c'è la semplicità della bella canzone musicalmente quasi banale, con quel synth sibilante e positivo, la ritmica di basso e chitarra nella quale non è difficile perdersi accennando un movimento con la testa; nella seconda c'è il tema del disco, quell'essere animali, essere fatti d'istinti, il brano di rottura del disco, che col suo crescendo apre la strada ai pezzi più decisi e rock, come "Steso" che rivela le origini dei Moplen, basso pesante nella strofa e testo serrato, l'ironia de Lo Stato Sociale riportata ad una dimensione più giusta, quella che fa pogare senza pensare.
La canzone più riuscita però, con l'attitudine da classifica, è "Battisti", perché mantiene una "sporcizia" da centro sociale, pur evolvendo in un ritornello da coro ultras che coinvolge inevitabilmente qualsiasi tipo di asoltatore. Degne di nota anche le atmosfere più lievi e intime, la prima traccia "PNG" è uno strumentale con sottofondo d'ambiente e gatti miagolanti, dove le note di pianoforte si fanno aiutare dalle oscillazioni della tastiera nel respiro profondo prima dell'arrivo della cassa, una sorta di preparazione al dopo, con lentezza e tranquillità.
Capaci di stupire con la normalità, i Moplen sono una band in grado di arrivare ad un pubblico vastissimo, sanno smuovere l'ascoltatore medio che sta anche nel più convinto estremista di genere e questa è una dote inestimabile. "Siamo tutti animali" può essere una semplice constatazione ma anche una bella scoperta, ed un disco d'esordio è quasi sempre un compendio di tutti gli istinti musicali di un artista, quelli che lo hanno spinto un ad iniziare a suonare. Pop primordiale.
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La recensione Siamo solo animali di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-02-08 00:00:00
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discone!