Due canzoni sono pure troppe per uno shoegaze talmente lo-fi da diventare incomprensibile
Gli 86sandals tornano a pubblicare musica a un anno di distanza dall'ultimo "I need to leave this down", ma la spiccata vena sperimentale nei suoni in questo ep dal titolo "Ethan oliva" abbatte la soglia del lo-fi e arriva all'incomprensibile.
Produrre in lo-fi può diventare controproducente se non si ha la giusta misura. Le due tracce di questo anticipo dell'album che verrà assomigliano più ad un errore di registrazione che a vere e proprie canzoni. "Ethan Oliva" e "Lifeless" hanno un suono stridente, le note di chitarra si percepiscono o meglio, intuiscono appena, per non parlare delle parti di cantato che a malapena si sentono, uno shoegaze scuro alla A Place To Bury Strangers tutto improntato alla voglia di sperimentare sì, ma nel modo sbagliato. Troppo facile imbruttire il suono, troppo semplice usare il lo-fi come filtro attraverso il quale produrre arte in maniera velleitaria.
Concentrarsi sulla ricerca delle armonie potrebbe essere una bella palestra, ripulire un po' le registrazioni per dare accesso alle emozioni a più persone, e se si scrive un testo, anche banale, perchè nasconderlo dietro a metodi barbari di missaggio?
La cifra stilistica non può impedire la fruizione.
---
La recensione Ethan Oliva di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-01-11 00:00:00
COMMENTI