Chi di voi ha ben presente il tono rauco e sbavato di Tommi, una delle voci delle Pornoriviste? Ecco, Pascal degli Sbirri è in linea, e si capisce subito dall’incipit punk-reggae di “Get up”. Le due voci fanno pendant per un disco che, pur contando sulla partecipazione di due membri delle Pornoriviste, si muove su territori distinti. Due parti di reggae ed una di punk, ed ecco dei brani scarnificati e rallentati nei suoni, dall’incedere a volte ruvido, a volte rilassato, ma sempre controllato. La rabbia dei testi viene stemperata dalla calma della batteria e dal basso ciondolante, sino a permettere una sonnecchiante cover di “Sunday morning” o anche il buon remix elettro-dub di “Gli onesti cittadini”, dove percussioni orientali, beat liquidi, cantato da posse e finti vocalizzi arabi costituiscono forse la sorpresa più bella dell’intero disco.
Musicalmente questo “Sbirri” si presenta vario quanto basta, anzi l’ampio spettro delle soluzioni adottate fa ben sperare per il futuro. Le tematiche rimangono a volte un po’ stantie, ma ci sono anche episodi più intimisti, come “Akida 115”, che contribuiscono a variare.
Un ascolto piacevole, ma non credo passerà alla storia. Per i completisti, per i curiosi, per sfizio.
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La recensione Sbirri di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-12-22 00:00:00
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